cultura

A Genova anche esperti catalani in vista Campionato Mondiale
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Sociologi italiani, uno storico dell'alimentazione norvegese, tutor di comunità rurali libanesi ed esperti catalani sono intervenuti al primo meeting internazionale 'Mortai&Pestelli'. L'iniziativa è a corollario del Campionato mondiale del pesto al mortaio che si terrà sabato 16 aprile.

"Per i genovesi offrire un piatto di pasta o minestrone col pesto è sempre stato un gesto di fratellanza e di pace che accoglieva i marinai di tutto il mondo dopo settimane di dura navigazione"afferma il ministro della difesa Roberta Pinotti. La produzione di basilico Dop in Liguria tocca 42 mila 600 quintali, ed è sempre più apprezzata da un turismo straniero in ascesa sotto la Lanterna (+7,85 per cento nel 2015).

"Sono lavorazioni codificate per gruppi sociali - ha rimarcato la sociologa Antida Gazzola - fare il pesto ligure è riconoscersi in una discendenza". Samira Zgheib e Carmel Mhanna, due libanesi attive in una cooperativa rurale sul monte Libano, hanno spiegato che con Jorn el Kebbeh (il mortaio) si preparano molti dei piatti libanesi dove carni, cipolla, patate, verdure e spezie vengono mescolati con cura e tempo e una mostra ci racconta che pestelli e mortai vengono usati dall'epoca romana, in area mediterranea, ma anche in Indonesia.