
L'ordinanza entra in vigore il primo giugno: stop alle moto euro 0 e alle auto euro 1 nell'area del centro città che comprende anche la Foce, nei giorni feriali dalle 7 alle 9, dalle 12 alle 14 e dalle 17 alle 19. Nessuna deroga per i veicoli storici, salvo quelli iscritti negli appositi registri riconosciuti per legge.
Genova ha due primati: più moto e meno auto di ogni altra città italiana. Se la città rispettasse la media nazionale avrebbe 115mila moto in meno e 73mila auto in più. Insomma, sarebbe un’unica distesa di lamiere immobili e fumanti. Inoltre la città, nonostante sporadici sforamenti, non è inquinata come tante altre in Italia. Ciò grazie al massiccio utilizzo di mezzi a due ruote.
L'ordinanza 'anti vespe' appare inutile. "In primo luogo - afferma Benvenuto - colpisce i due tempi, che non sono responsabili del rilascio di ossidi di azoto nell'atmosfera". Poi, le Vespe sono parte della storia di Genova, e ridurne il parco circolante sarebbe come colpire la memoria storica della nostra città.
La sfida è mantenerle in circolazione senza problemi. "Con l'utilizzo promiscuo delle corsie gialle, aumentando i parcheggi per le moto nel centro città e con interventi di manutenzione stradale le Vespe potrebbero continuare a essere un'icona mondiale".
IL COMMENTO
Il Vangelo di Matteo 25 e l’eredità di Papa Francesco
Le BR rapiscono Mario Sossi e Genova entra nell’incubo terrorismo