cronaca

L'assessore Martino: "Dovevamo farlo per legge, ho fiducia nei manager"
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In arrivo una stangata sui servizi a Savona: il bilancio preventivo del 2016, che la prossima settimana approderà in Giunta e poi in Consiglio, vede abbattersi una scure su due settori cruciali per la vita cittadina: la raccolta dei rifiuti e il trasporto pubblico. I tagli complessivi ammontano a 3,5 milioni di euro.

“Era doveroso, dobbiamo agire nel rispetto della legge”, si difende Luca Martino, assessore al bilancio sotto la Torretta. Sì, perché la nuova normativa prevede che i Comuni non inseriscano a bilancio le entrate fiscali dovute, ma solo quelle effettive. Al netto, cioè, dell'evasione fiscale. Il tutto si traduce in un ammanco importante per le casse di Savona, che l'amministrazione compensa attraverso due stangate e altri ritagli più soft.

“La principale misura è l'intervento sul contratto di Ata – l'azienda responsabile della raccolta rifiuti – con una riduzione di 2 milioni. L'obiettivo è rimodulare il servizio per non diminuire la qualità”, assicura Martino. Un lato positivo c'è: i savonesi vedranno ridursi la tassa sull'immondizia del 20%. Ma il timore è che la contrazione delle entrate si traduca in disservizi.

L'altro fronte caldo è quello del trasporto pubblico. A farne spese sarà Tpl Savona, l'azienda che gestisce i bus in tutta la provincia. Il taglio previsto qui è più lieve, 300 mila euro. Misure “impegnative”, ammette Martino, che però ribadisce la propria “fiducia nel management, che saprà garantire la continuità del servizio col massimo sforzo”.

A dire il vero i mugugni sono arrivati, e neanche pochi. Sono state richieste misure correttive al bilancio in corso di approvazione. Martino allarga le braccia: “Nelle prossime settimane sarà loro cura presentare un piano, illustrarlo e presentarlo alla cittadinanza. Posso assicurare che non c'è alcun disimpegno dell'amministrazione, sono servizi fondamentali, ma non potevamo fare altrimenti”.