
Lei, una giovane pendolare del Ponente genovese. Lui, un anziano che abitava nella stessa zona. La ragazza cambia abitudini di vita, inizia a farsi accompagnare, vive in uno stato di paura. Una denuncia, poi un'altra ancora, finché non si muove la Polfer. Gli agenti in borghese la seguono a distanza e iniziano a raccogliere tutti gli elementi utili: orari, foto, testimonianze e documenti.
Alla fine il persecutore si tradisce: la donna si assenta dal posto di lavoro per alcuni giorni, lui continua ad aspettarla. Facile, a questo punto, identificarlo. Il gip, che gli contesta li atti persecutori e la violenza sessuale, ha emesso un provvedimento restrittivo eseguito dalla Polfer ligure. Per la giovane donna, forse, è la fine di un incubo.
IL COMMENTO
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