
E’ presto? No, perché le basi vanno gettate ora e dalle convocazioni di Antonio Conte per il pre raduno in vista degli Europei ha certificato come due dei gioielli rossoblù, Leonardo Pavoletti e Armando Izzo, possono, vestendo l’azzurro certificare una delle positività dell’esperienza di Gasperini: le plusvalenze.
Sul proscenio, in primissima fila, ovviamente il bomber di Livorno che in 17 mesi di Genoa ha collezionato 36 presenze ufficiale e 21 reti con l’altissima media, più di 1 gol ogni due partite. Arrivato da quinta punta del Sassuolo, Pavo-gol è entrato nel cuore dei tifosi del Genoa nonostante qualche infortunio di troppo e quella gomitata incomprensibile nella gara contro il Carpi diventando non solo un idolo della Nord ma una vera e propria “gallina dalle uova d’oro” per le casse genoane. Solo che lui, a Genova, vorrebbe restarci, lo ha scritto e lo urla anche dai social network. Il suo valore? Di circa 2 milioni quando è arrivato a Genova ora almeno quadruplicato anche perché di bomber così puntuali e italiani ce ne sono pochi in giro.
Armando Izzo è, invece, il classico predestinato. Il ragazzo di Scampia, arrivato 22enne da Avellino dove già aveva fatto intravedere i colpi del giocatore importante, è cresciuto se possibile sia tecnicamente che come “presenza” in campo e, infatti, su di lui si sono posati già occhi di alcuni grossi club. 52 presenze in due stagioni genoane e una rete hanno certificato la crescita di un ragazzo che ora può anche lui diventare un tesoretto per il futuro di un Genoa che cambierà pelle, e tanto.
Come sempre. Con, per ora, il grosso punto interrogativo legato a chi sarà la guida dalla panchina. E se non sarà Gasperini se il volto nuovo saprà subito costruire quello che il tecnico di Grugliasco ha costruito in tutti questi anni.
IL COMMENTO
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