
Peggio soltanto il Lazio, poi la Liguria che si piazza al secondo posto. Ma in questa speciale classifica c’è poco da sorridere e molto da piangere: cioè è la cifra che ogni abitante paga per la raccolta della propria spazzatura.
A pagare di più sono i cittadini del Lazio (Roma compresa) con un costo di 220,3 euro. Segue la Liguria con 212,7 euro: i dati emergono da un report di Confartigianato. A chiudere lo sgradito podio la Campania.
Attenzione, la media è di 167,80 euro a testa: dunque sono numeri chiari che fanno riflettere e preoccupare in particolare i genovesi che ormai da tempo si ritrovano senza la discarica di Scarpino e vedono la loro rumenta superare i confini regionali per essere depositata altrove con costi vertiginosi sulla bolletta. Dunque la Liguria vice maglia nera e con il rischio di restarci ancora per un pezzo se non si troveranno soluzioni immediate. Malissimo la nostra regione, quindi: in un quadro nazionale poco rassicurante come si legge ancora da questi dati, perché produciamo meno rifiuti (negli ultimi 5 anni sono diminuiti del 10,1%) eppure le tariffe di raccolta continuano a galoppare, lievitate del 22,7% dal 2011.
IL COMMENTO
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