cronaca

Nel mirino le concessioni rilasciate senza gara europea
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Porto, l’indagine della Procura ora si allarga e, soprattutto, trapelano alcuni elementi importanti dell’inchiesta condotta dagli uomini della Capitaneria che, proprio in queste ore stanno sentendo alcuni testimoni, o meglio alcuni operatori coinvolti a diverso titolo nella vicenda. Non solo, proprio in questi ultimi giorni sarebbero anche stati acquisiti tutta una serie di documenti che potrebbero rivelarsi fondamentali per l’indagine.

Nel mirino non solo l’assegnazione delle concessioni, ma anche l’occupazione abusiva di porzioni dello scalo da parte della Porto di Carrara Spa.
Insomma un’indagine delicata sulla quale, è bene precisarlo, al momento il procuratore capo Aldo Giubilaro non si è sbilanciato, limitandosi a un laconico “no comment”.

Concessioni senza gara europea: qualcuno è stato avvantaggiato? Il nodo da sciogliere, nell’inchiesta relativa agli spazi all’interno del porto, riguarda l’assegnazione delle concessioni (che lo ricordiamo sono finite nelle mani di Tyg-Nca e al gruppo Grendi). In particolare quello su cui si cerca di fare chiarezza è se le concessioni, assegnate senza gara europea - questo ciò che viene contestato - possano aver arrecato vantaggio a qualcuno a scapito di qualcun altro. Questo il punto su cui sta lavorando la Capitaneria di porto, su input della Procura. E, proprio in questi giorni, si stanno passando al setaccio tutte le carte e si stanno sentendo, come persone informate dei fatti, alcuni operatori che hanno avuto un ruolo in questa vicenda.

Il retroscena. La capitaneria di porto starebbe indagando su più fronti relativamente alla gestione del porto di Marina di Carrara in particolare oltre alle assegnazioni dirette di vaste aree demaniali portuali in assenza della prevista gara ad evidenza pubblica europea la Procura vuole vederci chiaro sulla gestione delle restanti aree portuali in particolare le banchine ed i piazzali occupate abusivamente da mezzi meccanici quali gru e ruspe da parte della Porto di Carrara Spa senza alcun canone demaniale creando un enorme danno erariale alle casse dello Stato. Le indagini sono complesse ed il personale della Capitaneria sta acquisendo presso l'autorità portuale numerosa documentazione riguardante l'assegnazione delle aree e degli appalti pubblici da parte della autorità portuale oltre a sentire diverse persone interessate dipendenti delle due società e della stessa autorità portuale.

Fonte: iltirreno.it