cronaca

Secondo test dopo il lancio di tre razzi il 19 luglio
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La Corea del Nord avrebbe lanciato due missili balistici stamattina nella costa nordorientale. Il test segue a quello di metà luglio, quando 3 missili furono lanciati a 500-600 chilometri prima di sprofondare nelle acque del mar del Giappone.
In giappone allertate le forze di autodifesa dopo il lancio dei missili alle 7.50 dalla provincia di South Hwanghae.

Non sono registrati danni sul territorio giapponese, mentre si è riunita la task force per ulteriori analisi nell'ufficio del premier Shinzo Abe.   

 

 Il ministero della Difesa giapponese ha confermato che uno dei due missili lanciato dalla Corea del Nord è atterrato nelle acque territoriali del Giappone, a 250 km a ovest della penisola di Oga, nella prefettura di Akita, dopo aver sorvolato il mar del Giappone per circa 1.000 km. Se accertato sarebbe la prima volta dal 1998 che un razzo raggiunge le acque territoriali dell'arcipelago giapponese. un missile a medio raggio del tipo Rodong con una gittata di 1.300 km, consentendo eventualmente al razzo di raggiungere le coste nipponiche. Il primo razzo sarebbe esploso subito dopo il lancio.

In un comunicato il governo di Tokyo ha espresso una forte protesta nei confronti del regime di Pyongyang, ribadendo come l'azione sia contraria alle risoluzioni delle Nazioni Unite e rappresenta un'azione azzardata dal punto di vista della sicurezza di volo per le flotte commerciali. Quest'ultimo atto fa parte di una serie di azioni intraprese dalla Corea del Nord da inizio anno: il precedente lancio di 3 razzi era avvenuto il 19 luglio, e aveva dato forti motivi di preoccupazione alla Corea del Sud e al Giappone.