
"E' ovvio che queste persone, molto spesso professionisti dell'agitazione - ha aggiunto Gabrielli - hanno poco a che vedere con i drammi delle persone che loro dicono di rappresentare. Anzi, credo che siano più una complicazione alla vita di questi poveri disgraziati e noi gestiremo la situazione come è giusto che avvenga, secondo il codice penale".
Gabrielli, al termine di una trasferta durante la quale ha reso omaggio all'assistente capo Diego Turra, si è recato nella Questura di Imperia dove ha incontrato, oltre al questore Leopoldo Laricchia, anche i dirigenti dei vari commissariati. Ha voluto ripetere le parole del ministro dell'Interno Angelino Alfano, quando afferma che non esiste il cosiddetto 'rischio zero'. "Fa bene il ministro a ricordare in continuazione, ed è giusto che ne abbiamo tutti consapevolezza, che non esistono il rischio zero e la sicurezza assoluta, ma gli sforzi che stanno facendo gli apparati hanno portato ottimi risultati".
Gabrielli si è poi espresso sulle proteste dei No Border: "Mi rendo conto che i No Border non sono l'Islamic State o il Daesh, per fortuna, ma in un momento così delicato queste manifestazioni non aiutano chi, invece, è chiamato a dare adeguate risposte sul fronte della sicurezza".
IL COMMENTO
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