L'iniziativa si chiama Sostegno per l'Inclusione Attiva ed è una misura di contrasto alla povertà, varata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che prevede l'erogazione di un sussidio economico alle famiglie in condizioni disagiate, nelle quali siano presenti minorenni, figli disabili o una donna in gravidanza. Il sussidio verrà concesso insieme all'adesione ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa.
Sono coinvolti tutti i componenti del nucleo famigliare e prevede specifici impegni per adulti e bambini, che sono individuati in basa a una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni
Sono coinvolti tutti i componenti del nucleo famigliare e prevede specifici impegni per adulti e bambini, che sono individuati in basa a una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni
Il progetto è predisposto dai Servizi Sociali del comune, insieme con i servizi per l'impiego, i servizi sanitari e le scuole, nonché con soggetti privati che si occupano di interventi di contrasto alla povertà.
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Le attività sono le più svariate: Contatti con i servizi, ricerca attiva del lavoro, adesione a progetti di formazione, frequenza e impegno scolastico e infine prevenzione e tutela della salute. L'obiettivo è aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare la loro autonomia.
I requisiti sono: un componente minorenne o disabile o una donna in gravidanza, un ISEE inferiore o uguale a 3000 euro, valutazione del bisogno in base a una scala che tiene conto dei carichi familiari, situazione economica e lavorativa con un punteggio uguale o superiore a 45.
La famiglia deve essere già beneficiaria della NASPI, dell'ASDI o di altri strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati, non deve ricevere già trattamenti superiori a 600 euro al mese e non deve possedere un'auto nuova o di cilindrata superiore a 1.300 cc o moto nuova e non superiore a 250 cc di cilindrata.
IL COMMENTO
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