cronaca

Decine di case a secco nel Ponente
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Pericolo esplosione tubi. Ci si potrebbe quasi pensare: un nuovo cartello stradale, valido solo per Genova, che ammonisca l'ignaro passante sul rischio di trovarsi un geyser sotto i piedi. Di cartelli così sarebbe certamente piena via Borzoli, tra Sestri Ponente e la Valpolcevera, dove le condotte Iren sono saltate ben quattro volte in quattro mesi. Il caso più recente in una domenica mattina di ottobre, coi soliti disagi per decine di abitanti rimasti senz'acqua per ore.

Tutto cominciò il 25 giugno, quando le immagini di Principe convertita in piscina fecero il giro d'Italia. Poche ore dopo, la notte insonne di Dinegro, invasa da un fiume uscito dal sottosuolo di Salita degli Angeli. Il terzo caso proprio in via Borzoli, ed era il 27 giugno.

“Colpa del caldo e degli sbalzi termici”, si disse all'epoca. Poi anche Iren, che tramite Mediterranea delle Acque gestisce la rete, fu costretta ad ammettere che pure l'usura dei tubi fa la sua parte. Gli addetti del pronto intervento lo dicono chiaro: queste condotte hanno sessant'anni, è già un miracolo che siano arrivate fin qui. E i sindacati puntano il dito contro la privatizzazione che ammazza gli investimenti in manutenzione.

Di caldo, negli ultimi giorni, se n'è visto poco. Ma i tubi cedono lo stesso e via Borzoli, all'altezza di via Ottava Società Case, si allaga. Stessa scena del 9 luglio e del 12 settembre. I tecnici arrivano il prima possibile, ma per riparare il guasto ci vogliono ore e nel frattempo si rimane a secco mentre l'acqua se ne va tutta giù a Sestri Ponente. E se un placido sole autunnale è capace di questo, che succederà quest'inverno se il termometro andrà sotto zero?