Il freddo gelido di questi giorni, che è coinciso con la rottura dell'impianto del riscaldamento, ha reso impossibile la permanenza in uffici e officine. Da lì la decisione di sospendere il lavoro ricorrendo alla cassa integrazione. Al lavoro però sono comunque dovuti andare i lavoratori delle pulizie, dell'indotto e della logistica. "Per la dirigenza Oto Melara esistono lavoratori di serie A e di serie B. Ci sono le docce gelate e gli spogliatoi freddi: una situazione intollerabile, che lede la dignità dei lavoratori. Non solo questi lavoratori sono vittime del dumping contrattuale, ma sono considerati persone con meno diritti. L'azienda deve ripristinare al più presto le condizioni di lavoro normali per tutti", denuncia Luca Comiti, segretario Filcams Cgil della Spezia.
cronaca
Riscaldamento guasto, l'Oto Melara chiusa per due giorni
I sindacati denunciano: "Per la dirigenza ci sono lavoratori di serie B"
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Per due giorni l'Oto Melara rimarrà chiusa: l'impianto di riscaldamento è guasto e la Leonardo Spa ha deciso di mettere i quasi 900 lavoratori in cassa integrazione. Questo quanto affermato dai sindacati attraverso un comunicato.
Il freddo gelido di questi giorni, che è coinciso con la rottura dell'impianto del riscaldamento, ha reso impossibile la permanenza in uffici e officine. Da lì la decisione di sospendere il lavoro ricorrendo alla cassa integrazione. Al lavoro però sono comunque dovuti andare i lavoratori delle pulizie, dell'indotto e della logistica. "Per la dirigenza Oto Melara esistono lavoratori di serie A e di serie B. Ci sono le docce gelate e gli spogliatoi freddi: una situazione intollerabile, che lede la dignità dei lavoratori. Non solo questi lavoratori sono vittime del dumping contrattuale, ma sono considerati persone con meno diritti. L'azienda deve ripristinare al più presto le condizioni di lavoro normali per tutti", denuncia Luca Comiti, segretario Filcams Cgil della Spezia.
Il freddo gelido di questi giorni, che è coinciso con la rottura dell'impianto del riscaldamento, ha reso impossibile la permanenza in uffici e officine. Da lì la decisione di sospendere il lavoro ricorrendo alla cassa integrazione. Al lavoro però sono comunque dovuti andare i lavoratori delle pulizie, dell'indotto e della logistica. "Per la dirigenza Oto Melara esistono lavoratori di serie A e di serie B. Ci sono le docce gelate e gli spogliatoi freddi: una situazione intollerabile, che lede la dignità dei lavoratori. Non solo questi lavoratori sono vittime del dumping contrattuale, ma sono considerati persone con meno diritti. L'azienda deve ripristinare al più presto le condizioni di lavoro normali per tutti", denuncia Luca Comiti, segretario Filcams Cgil della Spezia.
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