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Il tecnico rossoblù: "Voglio ricostruire un grande Genoa"
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“Una gioia? È più un peso che se n’è andato. È stato un anno paradossale, ma in questo periodo ho scoperto tante persone che mi vogliono bene. Il futuro? Io vorrei restare per ricostruire un grande Genoa, ma se non è possibile sarò comunque contento, retrocedere sarebbe stata una macchia per tutta la vita. Deciderà la società”. Ivan Juric sorride, finalmente, in sala stampa. Soddisfatto per la salvezza del suo Genoa, acciuffata alla penultima giornata, pensa già oltre.

È il momento della gioia. Ma anche delle spiegazioni.
Perché il Genoa di quest’anno, nel girone di ritorno, è stato a tratti il peggiore degli ultimi tempi. “Contro avversari come Palermo e Chievo – spiega il tecnico – la squadra ha cercato di gestire. Ma loro non sono capaci di gestire, gli manca la malizia. Invece oggi, con la Lazio e con l’Inter abbiamo fatto bellissime prestazioni, erano belli cattivi, sono davvero contento. Non sono pezzi di m… come qualcuno dice, anzi, sono troppo buoni”.

Preziosi? “Siamo stati molto vicini in questi giorni
– dice il tecnico – anche lui soffre tanto, si è preso colpe sue ma, vi garantisco, anche colpe degli altri. Penso che ora sia contento”. Anche Juric ammette gli sbagli che gli sono costati l’esonero: “Ho imparato che bisogna stare attenti, a gennaio abbiamo dato il segnale che non abbiamo grandi ambizioni”.

A Roma, assicura il croato, il Genoa non arriva in vacanza. “Dobbiamo fare veramente bene e chiudere al meglio, andremo a fare la partita al massimo, non regalando niente a nessuno. Ora però è giusto lasciarsi andare e festeggiare. È stato un periodo di tensione”.