cronaca

Le guardie non sarebbero intervenute per fermare l'aggressione
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 Due agenti penitenziari e un detenuto sono indagati per un pestaggio ai danni di un altro detenuto avvenuto a inizio giugno nel carcere di Marassi. In particolare, secondo quanto ricostruito dal procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati e dal sostituto Sabrina Montevederde, la vittima sarebbe stata colpita con pugni e calci perché ritenuto "un infame", uno che parlava con le forze dell'ordine e per giunta in italiano.

Dal racconto del detenuto, marocchino di 35 anni, in cella per rapina, le due guardie non sarebbero intervenute per fermare l'aggressore, anche lui marocchino. Per questo sono indagate per concorso in lesioni. Il racconto dell' uomo è stato anche confermato dalle immagini riprese dalle telecamere della casa circondariale. L'aggressione è avvenuta dentro la cella che i due condividevano con altri detenuti. Per motivi di sicurezza, la vittima è stata trasferita nel carcere di Pontedecimo. I pm hanno chiuso le indagini in questi giorni e nelle prossime settimane chiederanno il rinvio a giudizio.