cronaca

Quale futuro per l'ex Ristorante San Pietro?
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"Mai più migranti alla Fiera, la destineremo ad altri usi", ha assicurato il sindaco di Genova, Marco Bucci. Ma accanto ai padiglioni sul mare, prima della rampa che porta in Sopraelevata c'è un altro fabbricato, la cosiddetta 'palazzina Q8', da tempo destinata a centro d'accoglienza.

L'edificio è sottoposto al vincolo della Soprintendenza delle belle arti. Si tratta, infatti, di uno dei più chiari esempi di architettura razionalista in Italia. A progettarlo fu l'architetto Mario Labò tra il 1935 e il 1938 e nacque come Ristorante San Pietro. La struttura fu poi demolita in parte per la costruzione della Sopraelevata. Poi la trasformazione in uffici, la conversione in distributore di benzina, il degrado e infine la destinazione a dormitorio per profughi. 

Un altro 'vuoto urbano', ben più piccolo dell'Hennebique, ma che suscita le stesse domande: meglio demolirlo o riqualificarlo? È giusto usarlo come centro d'accoglienza? La posizione è quantomeno strategica perché proprio davanti alla Fiera e quindi alle grandi kermesse come il Salone Nautico. E non è escluso che presto la sottovalutata palazzina finisca sulla scrivania del sindaco Bucci.