
Un segnale di ulteriore distensione dopo la decisione di rimandare l'insediamento dei 50 richiedenti asilo nella struttura ora gestita dall'associazione Migrantes della Curia genovese. Il sindaco Bucci, finito anche lui sotto attacco da parte dei comitati, ha replicato durante l'intervista di lunedì sera alla festa della Lega: "Non parliamo perché non abbiamo ancora alternative". Ma venerdì incontrerà nel suo ufficio tutte le parti in causa per trovare una quadra.
La strategia per far cambiare idea alla Prefettura si concentra soprattutto sui rischi connessi al porto petroli e alle sue servitù. La struttura, si legge nell'ordine del giorno, è collocata in un quartiere "gravato dal rischio di incidente rilevante dovuto alla presenza di due insediamenti di stoccaggio chimico e petrolchimico". Il comitato del 'no' ha inoltre accennato a un lascito testamentario che vincolerebbe l'edificio a essere usato come scuola materna. Un documento pronto ad essere usato in tribunale, se la via del dialogo non funzionasse.
Il documento varato a Tursi chiede inoltre che tutte le strutture per richiedenti asilo abbiano "un percorso partecipato con i municipi interessati" e che in caso di ulteriori scelte relative al trasferimento di richiedenti asilo venga informato tempestivamente il Consiglio comunale.
IL COMMENTO
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