salute e medicina

La ricerca
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E’ nata una idea di medicina neonatale, una idea di medicina perinatale che vuol essere moderna ed innovativa maturata nel corso delle mie esperienze professionali, inizialmente in Inghilterra e poi a Milano ed ora, più articolate e complete, al Gaslini. I grandi progressi in alcuni settori della neonatologia (come ad esempio quelli ottenuti nella prematurità), la preoccupazione per la denatalità insieme alla aumentata sopravvivenza dell’essere umano impongono sforzi per finalizzare la nostra sanità se non a nuovi risultati, ad una modalità più concreta di misurarli.
La neonatologia e la medicina perinatale quindi, come principale auspicio e strumento di una sanità che si preoccupa fin dai primi momenti di vita (intrauterina e subito dopo la nascita) degli esiti, ed in particolar modo di quelli neurologici. Pensare a misure di lettura del prodotto sanitario come gli anni di disabilità vissuti dal paziente, denominati “years lived with disability” (YLD) o come “DALY” (disability adjusted life years) deve poter far concentrare sulle problematiche legate alla vulnerabilità neurologica dell’inizio vita e cioè del momento perinatale e neonatale.

Un problema neurologico insorto alla nascita che ci accompagna per tutta la vita costituisce non soltanto la perdita di un potenziale capitale intellettivo fondamentale per la società ma rappresenta anche un ingente costo sociale ovviamente perché il deficit che ne deriva sarà presente per tutta la vita, in termini di “YLD” o “DALY”. Da qui la necessità di sviluppare una medicina perinatale che si focalizzi maggiormente, a differenza del passato, sulla riduzione degli insulti all’encefalo in via di sviluppo, sulla riduzione delle lesioni cerebrali (emorragia cerebrale intraventricolare del pretermine, lesioni della sostanza bianca del pretermine, lesioni emorragiche del cervelletto del nato pretermine, ictus arterioso e trombosi venosa del nato a termine, lesioni focali susseguenti ad asfissia alla nascita sempre nel nato a termine etc) cioè di tutti gli eventi patologici che si sviluppano intorno alla nascita (perinatale). Si sono già ampiamente sviluppate terapie mediche (esempio l’ipotermia per i neonati asfittici o l’uso di anticoagulanti nei neonati affetti da trombosi venosa cerebrale) che possono cambiare acutamente la prognosi, così come terapie neurochirurgiche (il trattamento dell’idrocefalo post-emorragico del neonato pretermine) e soprattutto si stanno sviluppando quelle “attenzioni” ulteriormente da incrementare che migliorano lo sviluppo sensoriale del neonato e migliorano l’abilitazione o la riabilitazione motoria e delle funzioni intellettive (si, è possibile!) di chi ha subito un insulto all’encefalo anche non importante. Questo è ciò che si sta cercando di fare al Gaslini, soprattutto coniugando assistenza e ricerca, collegando sempre di più il mondo ostetrico a quello neonatale poi ancora a quello pediatrico. Stiamo cercando di aumentare la cultura della “neuroprotezione” del feto-neonato attraverso mille sfaccettature, mille dettagli assistenziali ed organizzativi, con risultati già ad oggi soddisfacenti per ciò che concerne l’encefalo del nato pretermine la cui nascita è centralizzata in centri come il nostro, purtroppo un po’ meno per quello del neonato a termine che ovviamente e giustamente nasce in ogni maternità.

Nel neonato a termine, infatti, le lesioni cerebrali acquisite in età perinatale e quasi sempre totalmente inaspettate non si sono, purtroppo, percentualmente ridotte nel corso degli ultimi anni al pari di quanto sia invece avvenuto nel nato pretermine. Noi riteniamo siano queste le sfide più moderne per le neonatologie e terapie intensive neonatali di oggi; stiamo cercando di operare in questa direzione sempre alla ricerca di nuove e più stimolanti proposte innovative, anche sperimentali, per trasformarle in concrete soluzioni assistenziali.


*Luca Ramenghi Direttore Patologia e Terapia Intensiva Neonatale
Istituto Giannina Gaslini IRCCS, Genova
- vice presidente della Società Italiana di Medicina Perinatale
- Membro dell’  “European Neonatal Brain Club”
- Fondatore della Onlus “Eubrain” (www.eubrain.org) che si prefigge
di promuovere conoscenza e sviluppo della neurologia perinatale