cronaca

La pista più calda ora è quella dell'omicidio
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 Alcune macchie sospette, forse di sangue sono state rilevate dall'esame del luminol effettuato su due pontili e in altri angoli del cargo Msc Giannina dai poliziotti che stanno indagando sulla scomparsa da una settimana del comandante della nave, l'ucraino Juri Kharytonov.

Gli accertamenti tecnici sono stati svolti di notte dalla polizia scientifica perchè solo al buio si possono scorgere le fluorescenze evidenziate dal luminol, una sostanza in grado di identificare la parte ferrosa del sangue anche una volta lavata. I responsi di questi esami e una serie di altri rilievi scientifici comparati con i Dna (i codici genetici) dei componenti dell'equipaggio potrebbero fornire entro pochi giorni una svolta all'indagine coordinata dal sostituto procuratore Marcello Maresca.

Sette giorni dopo la scomparsa del capitano le indagini condotte da squadra mobile, polizia di frontiera e capitaneria sono indirizzate in modo deciso verso la pista dell'omicidio: il comandante potrebbe essere stato ucciso e poi gettato in mare da uno o più componenti dell'equipaggio fra le 19 di giovedì e le prime ore di venerdì, in piena notte, forse aggredito nel tragitto che ha percorso dopo il suo turno al timone per andare dalla plancia di comando alla sua cabina.