cronaca

Cgil, Cisl e Uil: "Ricorsi già in atto? Una sciagura"
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"Alla provvidenza ci siamo già rivolti, per chi crede. Adesso tocca ritornare dalle istituzioni. I cantieri del Nodo ferroviario sono abbandonati. E' una opera incompiuta, nonostante sia fondamentale per trasporto e mobilità cittadina e regionale. I lavoratori sono a casa. La cittadinanza paga disagi e disservizi".

Lo denunciano i sindacati Cgil, Cisl e Uil annunciando per domani un incontro con i capigruppo del Consiglio regionale in via Fieschi. "L'opera era iniziata nel 2009 e doveva essere completata l' anno scorso - spiega una nota congiunta - Oggi è solo al 40% dell'avanzamento dei lavori e i costi complessivi sono lievitati".

Nel 2016 Rfi, la stazione appaltante, ha rescisso il contratto con l'aggiudicatario: il Consorzio Fergen. E sempre nel 2016 fu sottoscritto anche con Regione Liguria e Comune di Genova l'accordo prefettizio per la garanzia occupazionale. "Quindi, Rfi ha ribadito due gare per un totale di circa 90 milioni con clausola sociale per i lavoratori. Al momento non si hanno informazioni circa le aggiudicazioni, ma parrebbe che ci siano già ricorsi in atto. Una vera sciagura" dicono ancora i sindacati.

"Tutte le perplessità sulla gestione complessiva dell'opera, già avanzate in occasione di diverse proteste e conferenze stampa, sono confermate. Un cambio di passo è necessario. Si chiede alle Istituzioni di intervenire per rendere esigibile l'accordo prefettizio già sottoscritto per far ripartire i lavori nell'interesse collettivo facendo lavorare le persone precedentemente occupate".