"Mi piacerebbe che in tutto il centro città venissero utilizzati soltanto mezzi elettrici a emissioni zero: bisogna sicuramente aspettare qualche anno ma è un obiettivo che si può raggiungere". Questo il pensiero del vicesindaco di Genova, con delega alla viabilità, Stefano Balleari, che ha spiegato così la strada che Tursi sta percorrendo verso una mobilità più sostenibile dando segnali proprio sull'elettrico, dagli incentivi per l'acquisto di mezzi fino a questa sperimentazione. Il nuovo bus, messo a disposizione in comodato dalla ditta Rampini, entrerà in funzione già da oggi sulla linea 518, che è quella interna dell'ospedale San Martino.
Un tracciato impegnativo, che ben rappresenta l'orografia cittadina proprio per offrire dati concreti sui quali elaborare un progetto. "L'elettrico costa molto ma dobbiamo cercare di andare avanti. Ora valutiamo questi due mesi di prova e poi vediamo come proseguire il servizio, mi piacerebbe che in città ci fosse molto elettrico, soprattutto per le parti del centro più congestionate dal traffico, noi ci stiamo muovendo con il potenziamento della metropolitana, della linea ferroviaria, di quella tranviaria".
Un primo segnale, visibile ai cittadini, potrebbe arrivare nell'ordine dei tre anni. "Adesso, nel 2018 raccogliamo gli elementi tecnici - spiega l'amministratore unico di Amt, Marco Beltrami - e i primi finanziamenti potrebbero arrivare nel 2019-2020. Noi non andiamo dietro a mode o bandi ma puntiamo a mezzi funzionali. Bus che hanno come obiettivo quello di poter operare una giornata in autonomia, che non devono fare rifornimento in linea, ma solo notturno in rimessa, e questo è ciò che dobbiamo verificare".
Un tracciato impegnativo, che ben rappresenta l'orografia cittadina proprio per offrire dati concreti sui quali elaborare un progetto. "L'elettrico costa molto ma dobbiamo cercare di andare avanti. Ora valutiamo questi due mesi di prova e poi vediamo come proseguire il servizio, mi piacerebbe che in città ci fosse molto elettrico, soprattutto per le parti del centro più congestionate dal traffico, noi ci stiamo muovendo con il potenziamento della metropolitana, della linea ferroviaria, di quella tranviaria".
Un primo segnale, visibile ai cittadini, potrebbe arrivare nell'ordine dei tre anni. "Adesso, nel 2018 raccogliamo gli elementi tecnici - spiega l'amministratore unico di Amt, Marco Beltrami - e i primi finanziamenti potrebbero arrivare nel 2019-2020. Noi non andiamo dietro a mode o bandi ma puntiamo a mezzi funzionali. Bus che hanno come obiettivo quello di poter operare una giornata in autonomia, che non devono fare rifornimento in linea, ma solo notturno in rimessa, e questo è ciò che dobbiamo verificare".
IL COMMENTO
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