
coordinati da Gianni Ciofani. Realizzata nell'ambito di un progetto finanziato dall'European Research Council (Erc), la barriera ematoencefalica artificiale ha riprodotto in scala 1:1 una porzione di quella naturale ed è formata da un chip e da cellule endoteliali, le cellule che rivestono i vasi sanguigni. E' costituita da una struttura che mima i capillari del cervello attraverso 50 tubicini con piccolissimi fori regolari, su cui sono state coltivate le cellule endoteliali in modo da riprodurre il comportamento della barriera naturale.
IL COMMENTO
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