cronaca

Capece (Sappe): "Gestione fallimentare, basta violenze"
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Un detenuto ha lanciato candeggina contro i poliziotti penitenziari nel carcere genovese di Marassi. A denunciarlo è Donato Capace, segretario generale del Sappe, sindacato autonomo di categoria. Si tratterebbe, secondo quanto riportato, di una persona "con problemi psichiatrici, già protagonista di violenze contro il personale".

"Basta! Non ne possiamo più. Si adottino subito urgenti provvedimenti per bloccare tutte queste incontrollate violenze tra le sbarre", chiede Capece in una nota accentuando la "gestione del carcere assai discutibile e fallimentare sotto il profilo della sicurezza interna, tanto che chiediamo l’avvicendamento dell’attuale direttore, Maria Milano, con altro dirigente penitenziario più stimolato professionalmente".

Secondo il Sappe, i numeri riferiti agli eventi critici avvenuti nelle celle delle carceri liguri nell’interno anno 2017 "sono inquietanti: 412 atti di autolesionismo, 35 tentati suicidi, 345 colluttazioni e 50 ferimenti. E proprio a Marassi si è concentrato il maggior numero di eventi critici: 199 atti di autolesionismo, 17 tentati suicidi, 235 colluttazioni e 38 ferimenti". Secondo Capece "la cosa grave è che questi numeri si sono concretizzati proprio quando sono stati introdotti la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario ‘aperto’, ossia con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le sezioni detentive con controlli sporadici ed occasionali della Polizia penitenziaria”.

Il sindacato chiede di "sospendere la vigilanza dinamica: sono infatti state smantellate le politiche di sicurezza delle carceri preferendo una vigilanza dinamica e il regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno 8 ore al giorno con controlli sporadici e occasionali, con detenuti di 25 anni che incomprensibilmente continuano a stare ristretti in carceri minorili".