
"Il sistema portuale italiano ha mostrato grande solidarietà a Genova e noi d'altro canto abbiamo rassicurato le imprese anche attraverso i mezzi di comunicazione stranieri che il nostro porto non sia affatto fermo o bloccato. Le comunicazioni nord-sud sono sufficienti e piene, ma le tempistiche che abbiamo fornito dovranno essere rispettate". E la prima infrastruttura che possa permettere di rispettare queste tempistiche è la realizzazione della strada a mare, grazie alla quale il flusso di merci verrà separato dalla viabilità ordinaria. "La promessa è che entro il 15 settembre, almeno una parte di strada sarà già fruibile". Ma è necessario avere in tempi rapidi anche il collegamento con i binari nuovi. Anche perché "l'anno scorso il porto era cresciuto del 15 %, questi ultimi mesi ulteriore 5%-6% e abbiamo l'obbiettivo di chiudere con gli stessi numeri dello scorso anno", che è stato un anno record per il porto". Ma proprio per questa crescita, è necessario risolvere la situazione dei treni il prima possibile, "perché per il mercato svizzero e tedesco è necessario questo collegamento".
E' appena iniziata la stagione di picco perché a settembre avviene lo spostamento della merce per Natale, dall'importazione nei magazzini e nei negozi italiani all'esportazione del made in Italy nel mondo. "Sappiamo che alcuni traffici come i carichi speciali nei prossimi due anni non potranno passare di notte, ma stiamo cercando di mantenere tutto il possibile, dato che la situazione è in continuo in divenire".
Intanto, si pensa a far ripartire la città, e Duci, presidente del Teatro Nazionale di Genova, ha assicurato che: "Il mondo della cultura si mobiliterà sia per contribuire, ma sia per dare svago, rivolegendosi anche a quel bacino di abbonati della Valpolcevera, in modo che possano non perdere questa abitudine di andare a teatro: è fondamentale che la città non venga tagliata in due anche nelle attività necessarie per il suo benessere".
IL COMMENTO
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