Entra il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, in consiglio regionale e la platea intona all'unisono un solo coro: "Lavoro, lavoro, lavoro". Sono i lavoratori edili, scesi quest'oggi in piazza per dire sì al completamento del Terzo Valico.
"Non vogliamo il reddito di cittadinanza, vogliamo lavorare" urlano altri. "Non mi dovete convincere" risponde Toti, mentre stringe le mani che i lavoratori gli tendono, complimentandosi.
"Martedì scorso siamo stati auditi dai capigruppo, ma un partito non ha voluto sottoscrivere quell'ordine del giorno", chiarisce Andrea Tafaria di Filca-Cisl alludendo al Movimento 5 Stelle. "Se fossimo venuti tutti i 2398 lavoratori (più 5 mila di indotto), avremmo intasato Genova. Ma siamo venuti qui senza bloccare la città e senza creare disagi alla città. Vogliamo lavoro, non reddito di cittadinanza. Vogliamo che i lavori al Terzo Valico vadano avanti. Siamo qui per dare mandato a voi, sapete benissimo tutti che l'opera è necessaria alla città e alla Regione. Date una risposta non solo ai lavoratori, ma all'Italia intera".
"Mentre stiamo parlando tanti dei nostri sono nel cantiere - ha aggiunto Marante della Cgil - vogliamo lavorare, non chiediamo assistenzialismo".
Sul completamento dell'opera pende, sino a fine mese, il giudizio che in base all'analisi costi-benefici del professore No Tav, Marco Ponti, deciderà se chiudere i cantieri o meno. Toti prende la parola e parte col ringraziare la delegazione dei lavoratori del Terzo Valico: "Credo sia un momento solenne del diritto di difesa del lavoro, che tutta la maggioranza politica della Regione considera fondamentale".
"Vi ringrazio - continua Toti - del mandato politico, ce lo sentiamo addosso dall'inizio della nostra amministrazione. Siamo stati molte volte nelle gallerie che state scavando e sappiamo benissimo quanto è duro il lavoro che state svolgendo. Auspico insieme a voi, che si anticipi quel collegamento perché fondamentale non solo per la Liguria di oggi, ma per la possibilità di programmare il futuro della Liguria e dei suoi porti. Su questo non dovete avere il minimo dubbio, tornerò in visita al Terzo Valico il prima possibile. Credo che la politica debba tenere il faro acceso su quest'opera, per chiunque abbia un posto di lavoro in Liguria, come in Lombardia e in Piemonte. Su questo la nostra maggioranza è compatta e convinta".
L'infrastruttura è stata completata per il 32% e appaltata all'80%. Al termine della seduta dovrebbe essere approvato l'ordine del giorno sul Terzo Valico, a favore del finanziamento del quinto lotto e di un anticipo del sesto.
Durante il consiglio è stata più volte interrotta il consigliere del Movimento 5 Stelle Alice Salvatore, alla quale gli operai hanno voltato le spalle. La seduta è stata interrotta ed è poi ripresa per la firma dell'Ordine del Giorno che è stato votato da tutti i gruppi tranne che dal Movimento 5 Stelle che ha scelto di astenersi.
porti e logistica
Terzo Valico, operai in consiglio: passa l'ordine del giorno, si astiene il M5S
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