cronaca

Il rettore Comanducci scrive una lettera di condanna
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 E' arrivato un messaggio di condanna da parte del rettore dell'Università di Genova Paolo Comanducci per quanto accaduto all'interno di Valletta Puggia, negli edifici dell'Ateneo genovese che ospita la facoltà di scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.


- I FATTI

Un gruppo di studenti si è messo a giocare a carte all'interno degli spazi dedicati allo studio e all'apprendimento. Alla vista della scena un professore è intervenuto per riprendere i giovani, ricordargli che l'ambiente universitario è dedicato ad altri scopi e infine interrompendo la partita. A quel punto i ragazzi avrebbe proferito parole di insulto nei confronti del docente dell'ateneo. Situazione che ha spinto il rettore a scrivere una mail destinata a tutti gli studenti dell'Università di Genova.



- IL MESSAGGIO DEL RETTORE PAOLO COMANDUCCI

"Cari studenti,

un recente episodio verificatosi nell’immobile di Valletta Puggia, durante il quale un gruppo di studenti ha insolentito un professore che aveva “osato” interrompere una partita a carte che si svolgeva in locali dedicati allo studio e all’apprendimento, mi spinge a scrivervi queste brevi righe per ricordarvi che la buona educazione, ancor prima dei regolamenti, dovrebbe indurre chiunque frequenti i locali dell’Università a tenere comportamenti consoni a un’istituzione che ha nella formazione e nella ricerca la sua ragion d’essere.

A carte si gioca al bar o a casa propria, non nelle aule dell’Ateneo; ai professori si deve il rispetto specifico che compete loro per il ruolo che svolgono, oltre a quello, generale, che è dovuto nei confronti di ogni nostro simile. Sono imbarazzato nel dover ricordare regole così elementari di convivenza civile, che, ne sono convinto, la stragrande maggioranza di voi condivide e adempie nel proprio agire quotidiano. Ma i comportamenti di qualche arrogante maleducato non possono essere passati sotto silenzio. Il compito educativo dell’università non si limita a fornire nozioni e competenze agli studenti, ma include anche la formazione di persone che siano in grado di partecipare alla vita sociale guidati dall’idea che il rispetto per la dignità degli altri sia egualmente importante che il rispetto per la propria".