cronaca

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Si chiama “Cinefilosofo” il progetto, di un docente di Chiavari, che ha vinto il bando nazionale 2018 del piano cinema per la scuola - CinemaScuola Lab. È stato realizzato da Danilo Cubeddu, docente all’istituto comprensivo Chiavari 2: laureato in Filosofia, appassionato di cinema, da anni si occupa del corso “La filosofia attraverso i film” nella scuola secondaria di primo grado “Ilaria Alpi” di Chiavari.



L’obiettivo è quello di coniugare l’amore per il cinema alla passione per il sapere, con la grande speranza di sviluppare il senso critico nei ragazzi, rendendoli cittadini più consapevoli” spiega Cubeddu, che nella prefazione del progetto racconta quanto la passione sia stata fondamentale per capire quale strada intraprendere nella sua vita, grazie alla scuola. E a una scelta sbagliata: “I professori della scuola secondaria dissero ai miei genitori che non ero adatto a studi a lungo termine, quindi frequentai per due anni un corso professionale che mi fece diventare elettricista”.


In quella che sembra una strada ormai segnata, si inseriscono le tre ore di educazione civica del sabato mattina: “Il professore sembrava non avere molta voglia di insegnarci gli articoli della Costituzione e usava queste ore per farci vedere un film a cui doveva seguire un nostro elaborato. I film erano capolavori come 2001 Odissea nello spazio di Kubrick, Amarcord di Fellini, Good Morning Vietnam di Barry Levinson e L’attimo fuggente di Peter Weir. Quelle visioni produssero nel mio animo una vera e propria rivoluzione copernicana , colpirono la mia immaginazione e soprattutto svilupparono il mio senso critico” racconta Cubeddu.

Che da lì, vista la qualità degli elaborati post-film, fu esortato dal professore a continuare a studiare. Così fece, laureandosi a pieni voti in Filosofia e diventando poi insegnante: “Capii grazie a quella esperienza che la scuola dovrebbe mettere al primo posto lo sviluppo della capacità critica affinché sia data a ogni studente la possibilità di discernere la miglior strada da seguire”.

Da questa esperienza di vita, prima di tutto, e dalle successive è nato “Cinfilosofo”, che mira, attraverso la visione di alcuni film, a spiegare la realtà tramite, appunto, la “settimana arte”. Proprio allo stimolo e al potenziamento dei linguaggi non verbali mirava il Piano nazionale scuola digitale. “Cinefilosofo” si articola in seminari di visione e analisi di film per trovare la filosofia in essi celata; seminari di scrittura creativa; lezioni per fornire nozioni base di linguaggio cinematografico; laboratorio di sceneggiatura e laboratorio cinematografico che servirà a creare un cortometraggio.

Come sosteneva Kant - chiude Cubeddu - il docente non deve insegnare riflessioni, ma a riflettere; non si deve trascinare l’allievo ma guidarlo, se si vuol che in futuro sia capace di camminare da solo. La natura stessa della filosofia esige una simile didattica”.