cronaca

Il momento della refezione "occasione di socialità con forte valenza educativa"
51 secondi di lettura
Portarsi il panino a scuola da casa è "lecito e comprensibile ma non è un diritto. Bene che in alcuni casi, i dirigenti scolastici vadano incontro alle richieste dei genitori, ma non va dimenticato che il momento della refezione resta una preziosa occasione di socialità, di condivisione con una profonda valenza educativa per il bambino". Lo sostiene il Garante dei diritti dell'Infanzia e dell'adolescenza della Liguria, Francesco Lalla, facendo il punto sulla refezione scolastica autonoma al termine di una serie di incontri con famiglie, dirigenti scolastici e l'assessore alle Politiche dell'istruzione del Comune di Genova, Barbara Grosso.

Lalla ricorda che "il pasto da casa non potrà essere consumato nella mensa collettiva e dovrà essere assicurato in un luogo predisposto, idoneo e assistito. Nella complessità di questa situazione, va richiamato il concetto della valenza pedagogica della socializzazione e, quindi, della refezione scolastica come momento educativo condiviso tra i giovanissimi fruitori della mensa e occasione di compartecipazione, che è parte integrante del progetto formativo scolastico".