Tra le specie in aumento troviamo falco pellegrino, gheppio, gabbiano reale, picchio verde, picchio rosso maggiore e codirosso comune. Tra le specie che invece soffrono di piu' i cambiamenti dell'habitat troviamo, nelle zone più periferiche ai confini tra città e campagne, l'allodola, il saltimpalo e il beccamoschino, mentre anche la rarefazione di verdone e cardellino ci svela un eccessivo consumo di suolo.
Infine, la distruzione della vegetazione ripariale nelle zone umide e lungo i corsi d'acqua fa sì che usignoli di fiume e cannaiole siano sempre piu' rari. Sono questi i dati pubblicati dalla Lipu-BirdLife Italia in un volume dal titolo Urban bird atlases in Europe, atti della tavola rotonda realizzata a Napoli lo scorso 27 settembre nell'ambito del 20esimo Convegno italiano di ornitologia (Cio). Tra le aree prese in considerazione ci sono anche Genova
In particolare, le specie che nidificano negli habitat incolti (terreni con erbe spontanee, cespuglieti, siepi), sono molto utili per monitorare le dinamiche di trasformazione urbana e di consumo del suolo. A tal fine ne sono state identificate sette: l'usignolo, il saltimpalo, l'usignolo di fiume, il beccamoschino, il canapino comune, l'averla piccola e il cardellino. E proprio nell'Atlante realizzato a Pisa l'anno scorso queste specie sono diminuite del 35% negli ultimi 20 anni e del 41% nell'area urbana di Livorno, a conferma di habitat sempre piu' compromessi dal consumo di suolo ad uso urbano.
L'Italia e' il paese che in Europa, e nel mondo, ha realizzato il maggior numero di atlanti ornitologici urbani: 41 le aree coinvolte, oltre a Genova ci sono anche Torino, Milano, Venezia, Pisa, Roma, Napoli e Cagliari, mentre Firenze e' la prima citta' ad avere tre edizioni pubblicate, con una quarta in corso di realizzazione. La presenza di atlanti ornitologici e' molto diffusa anche in Europa, con 15 Stati e 89 citta' coinvolte, da Barcellona a Parigi, da Vienna a Bruxelles, da Londra (suo il primo atlante europeo del 1977) a Praga, Berlino e Varsavia, da Amsterdam fino a Mosca.
A livello generale, al consolidamento di specie presenti da tempo nei centri storici come piccioni, rondoni, merli e storni si affiancano due tendenze: una positiva, che vede una netta espansione del colombaccio, l'altra negativa che riguarda i passeri (passera europea e passera d'Italia), le cui popolazioni, in media negli ultimi 10 anni, si sono dimezzate.
cronaca
Falco, picchio, gheppio, ecco la mappa degli uccelli più diffusi nelle aree urbane
Nell'atlante ornitologico considerata anche l'area urbana di Genova
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