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Un percorso emozionante che ripropone speciali storiche
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Ritorno al passato per il Rallye Sanremo, che dopo anni proporrà nuovamente prove speciali dal sapore mitico per gli appassionati. Il pubblico però, come ben noto, non potrà essere presente a bordo strada e si preannunciano controlli molto severi. Gli spettatori potranno godere dello spettacolo da casa o dai loro dispositivi, grazie all'impegno di Primocanale Production in diretta su PrimocanaleMotori.it, che dalle 7 seguirà tutte le fasi della gara. Per il rispetto delle norme anti covid, l'accesso alle prove speciali è rigorosamente vietato al pubblico.

Passo Teglia, Langan, Vignai; nomi che fanno subito tornare in mente le edizioni valide per il Campionato del Mondo, divenuto poi WRC in epoca recente. Nastri d’asfalto altamente tecnici e spettacolari, capaci di emozionare equipaggi e pubblico. Hanno molto da raccontare questi serpentoni di bitume che, a pochi metri dal mare, salgono vertiginosamente ben oltre quota mille metri e che, negli ultimi decenni, sono stati una vera e propria università del Rally a livello globale. Due delle prove speciali scelte per l’edizione 67, Passo Teglia e Langan, sono state unite nell’ultima edizione valida per il WRC, quella del 2003 vinta da Sebastien Loeb; una prova infinita con partenza a Pigna ed arrivo a Rezzo, dopo ben 52.3 chilometri senza respiro per gli equipaggi. Un record per l’epoca moderna del Mondiale su asfalto.

Ci sarebbero da scrivere centinaia di aneddoti sul percorso del 67° Rallye Sanremo, come la disputa tra le Stratos di Sandro Munari e Bjorn Waldegard del 1976, con lo svedese fermato per alcuni secondi allo start come previsto dal gioco di squadra della Lancia guidata da Cesare Fiorio.

Ricordi più recenti per la prova di Vignai, che nell’edizione 2000 si percorreva in salita e faceva parte dei 37 chilometri della “Monte Ceppo”. In quell’edizione il fenomeno Sebastien Loeb si affacciava al mondo per la seconda volta con una vettura WRC in una gara su asfalto valida per il Mondiale, al volante della Toyota Corolla della genovese Grifone. Una progressione interessante quella del francese, alla fine decimo assoluto e capace di impressionare tutti. Il resto è storia.

I protagonisti del Campionato Italiano Rally e del Sanremo Rally Storico avranno quindi nuovamente l’onore di affrontare passaggi mitici dell’entroterra ligure e, oltre che per la classifica assoluta, si daranno battaglia anche per conquistare i premi messi a disposizione da Europam, che come nel 2019, torna in campo per premiare gli equipaggi che si distingueranno maggiormente sulle strade dell'università del rally nell'entroterra del ponente ligure.