Pare che proprio non capiscano questi “padroni del porto” che gestiscono fortune immense che non è il momento di creare uno scontro sociale con la Culmv.
Noccioline davanti a proroghe di concessioni da centinaia di milioni e operazioni su interpretazioni normative discutibili, come per esempio le fusioni tra i terminal.
Il Presidente Signorini e il Presidente Toti stanno cercando di far ragionare questi che sono davvero i “padroni del nostro porto” che fanno utili impressionanti e danno molto poco alla città. E ora per 850.000 euro nell’anno del Covid si mettono a fare braccio di ferro con i camalli.
Questioni di principio, pare dicano i rappresentanti dei terminalisti, la Culmv non vuole cambiare e si gestisce male.
Non sembra proprio che questo sia confermato dal Presidente dell’Adsp Signorini che proprio ieri a Primocanale (QUI) ha spiegato come ora le cose siano cambiate e ci sia un piano da seguire, concordato con la Culmv.
*senatore della commissione Trasporti della XVII legislatura
porti e logistica
Terminalisti cocciuti cercano lo scontro con la Culmv
Oggi nuovo round a Palazzo San Giorgio
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