cronaca

Il presidente Pilati fa il punto della situazione
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Una settimana che porta al 2 giugno magro per il settore alberghiero della Liguria, a bloccare le prenotazioni due fattori: il caos autostrade e le previsioni meteo che davano per la regione un tempo incerto. Americo Pilati, presidente di Federalberghi Liguria fa il punto della situazione. "Già da mercoledì-giovedì il telefono ha smesso di squillare, quelli per noi sono i giorni fondamentali per le prenotazioni. Siamo penalizzati dal caos autostrade e dai cantieri. Il venerdì sera i turisti quando arrivano sono stravolti e 'incazzati' dopo ore e ore di code - precisa senza mezzi termini Pilati -. L'altro grande problema è stato il meteo con le previsioni che davano pioggia e anche questo ha certamente scoraggiato".


Ma non solo. Quello di quest'anno è un ponte del 2 giugno particolare. Il fatto che la Festa della Repubblica cada di mercoledì ha sfavorito le prenotazioni per più giorni. Il fine settimana fa registrare una buona presenza, poi però quelli che restano per la settimana sono pochi. "Molti preferiscono non perdere due giorni di lavoro, penso a chi ha negozi e chiunque abbia attività da portare avanti, magari preferiscono prendersi qualche giorno libero più avanti. La stagione è comunque ripartita, l'80% delle strutture ha riaperto, lo scorso weekend è però andata meglio. Ci aspettano comunque giorni duri almeno fino al 20 giugno". Per molti rinunciare al lavoro nel momento della ripartenza non è cosa possibile.

Qualcosa però si muove e anche in Liguria si iniziano a rivedere le targhe estere. "Pochi francesi ma abbiamo notato il ritorno di tedeschi e belgi, questo vuol dire che pian piano si sta tornando alla normalità" precisa ancora Pilati. Dal primo luglio diventerà obbligatorio per chi si muove in Europa il Green Pass. La campagna vaccinale va avanti in Italia e in Europa e questo potrà forse essere un fattore centrale nel rilancio turistico del Paese (Leggi qui). "Il Green Pass va benissimo - chiarisce Pilati. E' stato comunque positivo aver trovato l'accordo con il Piemonte per i vaccini, peccato non ci sia l'accordo con la Lombardia che per noi è un altro bacino importantissimo".

La speranza del settore è che si possa ripartire. Dal 7 giugno, salvo colpi di scena, la Liguria finirà in zona bianca, il coprifuoco diventerà un ricordo e a quel punto la stagione turistica potrebbe decollare, almeno cosi si augura tutto il settore. Ma c'è un aspetto che deve essere ancora risolto. "Avevamo chiesto al ministro del Turismo Massimo Garavaglia di rivedere le distanze tra gli ombrelloni in modo da poterla ridurre e consentire di avere più posti, ancora siamo in attesa di una risposta" conclude Pilati. In epoca pre-Covid il turismo in Liguria era capace di produrre beni e servizi stimati in 5 miliardi e 746 milioni di euro, un pil pari a 3 miliardi e 288 milioni, importazioni per 2,3 miliardi (di cui il 64,2% provenienti da altre regioni italiane) e un’occupazione pari a 72 mila unità di lavoro. L'obiettivo è tornare a quei livelli.