Si chiude l'evento Genova Jeans nel capoluogo ligure portando con sé forti polemiche in seno al consiglio comunale e una visita della Finanza a Tursi per acquisire documenti sui costi dichiarati. Mentre il Comune racconta i numeri dell'evento sul blu di Genova - 13600 ingressi alle mostre e una stima di 45mila visitatori passati per la via dei jeans - l'opposizione fa i conti e parla di 100 euro spesi per ogni visitatore.
E forse anche per via delle polemiche, si risveglia l'interesse della Procura regionale della Corte dei Conti che proprio ieri (martedì 7 settembre, ndr) ha incaricato la Guardia di Finanza di recarsi a Palazzo Tursi per acquisire documenti sui costi dell'evento dichiarati dall'amministrazione e sui finanziamenti a soggetti privati.
"La nostra impressione è che questa sia stata la cattiva attuazione di una buona idea, c'è stata poca attenzione ai costi", commenta Alessandro Terrile, capogruppo PD a Palazzo Tursi. "Di trenta aziende di produzione di jeans invitate, hanno partecipato solo due. C'è stata inoltre una progressiva diminuzione di risorse che dovevano provenire dagli sponsor. Solo due hanno versato: il preventivo iniziale prevedeva di raccogliere 150mila euro ma invece ne sono arrivati solo 70mila", continua Terrile. Il tutto, secondo i calcoli del capogruppo, per arrivare a un totale di "costi a carico di spese pubbliche passati da 200mila a piu di un milione", e la preoccupazione che "questo grande esborso costringa a tagli di altri eventi importanti che costano molto meno, penso per esempio al Festival della Poesia".
Per l'assessore alla Cultura del Comune di Genova Barbara Grosso "il risultato della manifestazione è stato più che soddisfacente. Come primo anno siamo contenti soprattutto perché è un evento che è stato organizzato in poco tempo e con le difficoltà della pandemia". In Comune si lavora già per la prossima edizione: "E' stato un evento di lancio e lavoreremo da subito per il prossimo anno per migliorare, includere e coinvolgere tutti coloro che vorranno e potranno contribuire a raggiungere risultati sempre più ambiziosi per la valorizzazione del brand Genova legato al jeans", commenta Barbara Grosso, che precisa: "Come assessore alla Cultura sono infine molto soddisfatta del risultato legato alla mostra del Metelino e allo sviluppo che quel luogo avrà per i giovani come luogo di factory culturale".
cronaca
Genova Jeans, sui costi scatta il controllo della Corte dei Conti
L'assessore Grosso: "Evento organizzato in poco tempo". Terrile, PD: "Buona idea ma poca attenzione ai costi"
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