cronaca

"Avevamo fatto degli investimenti per la stagione estiva, la chiusura è stata una batosta"
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Erano state le prime a chiudere, il 23 febbraio del 2020, e adesso, dopo la breve parentesi estiva dell’anno scorso, sono tra le ultime attività a ripartire: via libera alle discoteche, seppur al 50% della loro capienza al chiuso e al 70% all’aperto. Per accedere, necessario avere il Green Pass e la mascherina che però potrà essere rimossa quando si balla. Dal calcolo delle capienze al chiuso sono esclusi i dipendenti dei locali e sono previste sanzioni in caso di violazione delle disposizioni, sia in materia di numero di presenti, sia in materia di mancati controlli all’ingresso sul possesso o meno della certificazione verde degli avventori. Sanzioni amministrative che possono arrivare alla chiusura dell’attività.

E quindi via al primo weekend di party, serate a tema e dj set, anche se la festa sarà a metà. Intanto con le temperature frizzanti dell’autunno, non sarà facile ripartire per molti locali estivi che hanno ampi spazi all’aperto. Per alcuni, invece, la mancata apertura nell’estate 2021 ha rappresentato un momento complesso. "Per noi è stata un’estate drammatica, peggiore che il 2020, poiché a luglio sembrava che potessimo aprire e quindi avevamo programmato tutta la stagione e fatto degli investimenti per garantire di fare delle serate in sicurezza", racconta Riccardo Rolleri, gestore di una discoteca della riviera. "Puntavamo ad organizzare dei presidi per fare i tamponi all’ingresso e abbiamo fatto tutti gli acquisti necessari, prima di scoprire che invece saremmo dovuti restare chiusi".

C’è un po’ di amarezza nei confronti di tutti quei locali che invece hanno fatto ballare i clienti nonostante il divieto ed eludendo i controlli. "Abbiamo visto in giro situazioni illegali da tutte le parti, con la clientela che ci chiedeva di fare la stessa cosa e noi non avremmo nemmeno potuto, se avessimo voluto, poiché il nostro locale era forse più tenuto sott’occhio di altri: per noi è stato quindi impossibile aprire anche come semplice bar, poiché le persone andavano da altre parti a cercare il divertimento".

Ma adesso è il momento di ritornare in pista, momento che tanti giovani stavano aspettando in un progressivo ritorno alla normalità.