"Da quando è iniziata la promozione della manifestazione di sabato si sono verificati episodi di cronaca che potevano caricare il corteo di Genova di altri significati. Ma questa ipotesi è stata esclusa categoricamente". Lo ha affermato stamattina il prefetto di Genova Giuseppe Romano, al termine della riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, che si è svolto alla presenza non solo delle forze dell'ordine, ma anche dei rappresentanti dei commercianti e degli organizzatori del corteo stesso. "Non c'è ragione di pensare che la manifestazione non abbia carattere pacifico -ha detto ancora Romano- per questo invitiamo i commercianti a tenere aperti i loro negozi". L'appello è stato recepito in modo positivo dal presidente della Confcommercio Patrizia De Luise e da Antonio Ornano, funzionario della Ascom Commercio, che in questi giorni hanno ricevuto numerose chiamate, spesso preoccupate, dai loro iscritti. "Riteniamo che alla fine molti negozi resteranno aperti - ha detto Ornano - tuttavia, è chiaro che il G8 del 2001 resta una ferita aperta anche per i commercianti di questa città e quindi non si potrà biasimare chi sceglierà di chiudere". Romano ha ribadito la sua "scommessa" sulla non violenza del corteo e facendo riferimento alle richieste dell'area politica che nei giorni scorsi gli aveva chiesto di rivalutare la sua autorizzazione, ovvero An, ha dissipato ogni dubbio affermando di "non aver mai pensato ad un divieto". Intanto la preoccupazione di una possibile infiltrazione degli ultras sembra essersi allontanata. "Anche perché - come ha affermato don Gallo - sono contenuti culturali diversi".
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IL COMMENTO
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