Durante un’intervista che ci ha rilasciato per la nuova trasmissione Dica33 che Primocanale trasmetterà lunedì 21 alle ore 21, il professor Edoardo Berti Riboli, Grande Accusatore della politica da lui ritenuta colpevole di assalti alle poltrone della sanità ligure, fa una nuova grave affermazione che merita di essere commentata. Alla domanda: è finito l’arrembaggio ai posti di primario da parte dei partiti dopo le sue denunce? Il chirurgo risponde: “Assolutamente no. Anzi c’è una sorta di corsa all’accaparramento da parte della politica che senta aria di buriana e corre ai ripari”. Secondo il professore, quindi, prima della chiusura di tutti i cancelli dei primariati e di altri posti di potere alcuni politici sarebbe in pieno rush finale per piazzare loro fedelissimi.
Non so se sia proprio così. Certo lo spaccato che Berti Riboli ha illuminato era cosa nota a molti, ma mai denunciata per paure o vendette.
Il piano sanitario che l’assessore Montaldo sta per definire speriamo che oltre a rimettere ordine in una rete sanitaria molto disequilibrata, dove esiste ancora una singolare fioritura di doppioni di reparti, clonazione di centri fatti senza criterio se non quello di soddisfare qualcuno, renda davvero trasparente la situazione ospedaliera della Liguria.
Quello che ci interessa è avere un quadro che consenta di valutare lo stato della sanità, la sua qualità e efficienza. Se in un centro si fanno 1000 interventi di un certo tipo all’anno e in un altro soltanto dieci, vuol dire che esiste qualche differenza tra i due. Il dato, sorretto da altre valutazioni, può fare capire ai cittadini se un reparto funziona o no. E al politico se può essere tagliato.
Sarà possibile raggiungere questo traguardo o la trasparenza resterà un’illusione facile spunto per attacchi?
IL COMMENTO
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