Cronaca

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Il gip genovese Lucia Vignale ha convalidato stamani l'arresto dell'ecuadoriano Pablo Guillermo Vera Macias, 36 anni, arrestato giovedì con l'accusa di aver ucciso la sua connazionale di 34 anni, Isabel Rivera Gonzalez, con una coltellata alla gola, nel suo appartamento a Genova Sampierdarena. Data la gravità del reato, la misura in carcere è stata disposta anche per il pericolo di fuga. Il legale di Vera Macias, l'avvocato Michela Porcile, valuterà ora se presentare un ricorso al tribunale del Riesame oppure chiedere allo stesso gip una revoca o una modifica della misura. Anche nel corso dell'udienza di stamani l'ecuadoriano ha respinto ogni addebito rispondendo però alle domande del gip. Gli indizi a carico dell'uomo sarebbero un mozzicone di sigaretta trovato vicino al cadavere ed una telefonata della sorella di Vera Macias con la vittima, che sarebbe stata interrotta bruscamente, dopo che Isabel Rivera Gonzalez si sarebbe lamentata con lei della gelosia dell'uomo, elementi anticipati stamani dal quotidiano "La Repubblica". Ma secondo l'avvocato sono "indizi neutri" e afferma: "Non é stato ancora fatto l'esame del Dna sulla cicca. Questo dato a carico appare una forzatura. Com'é possibile che l'assassino abbia portato via l'arma del delitto ed abbia lasciato una prova così macroscopica, che equivale un po' a mettere la firma?". Intanto è stato ricostruito l'orario della morte della donna, tra le tre e le otto del mattino di mercoledì.