Politica

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“Continuare a ripetere ‘Faremo’ non porta da nessuna parte. Io prima di essere presidente della Fondazione Carige faccio l’imprenditore e sono abituato a decidere giorno per giorno. Qui invece si pensa a disegnare la Genova delle prossime due generazioni, quando non si sa neppure se le avremo due generazioni nuove in città, visto che in 25 anni abbiamo perso 200 mila abitanti”. E’ la stoccata arrivata dal cavalier Flavio Repetto, presidente del gruppo Novi-Elah-Dufour in una intervista a Primocanale nel giorno in cui in città sono arrivati gli architetti Renzo Piano e Jean Nuvel. “Progettare il futuro di una città come si sta facendo a Genova fa parte del dire e del non fare – ha aggiunto Repetto – Solo studiando il giorno per giorno, prendendo apposite decisioni, serve a creare il domani. E poi Genova deve imparare un’altra cosa fondamentale: a fare alleanze. Oggi è una città vecchia, in retromarcia. E qui da noi la crisi generale in cui versa il paese si sente in maniera ancora più pesante”. Come si fa, allora, a invertire la rotta? “Solo i giovani possono farlo”, è l’auspicio di Repetto.