Cronaca

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Le segreterie provinciali di Cgil-Cisl e Uil e la Rsu del Comune di Ventimiglia hanno decretato lo stato di agitazione, al termine di un'assemblea a cui hanno partecipato un centinaio di dipendenti, per protestare "contro il rapporto conflittuale con il sindaco Gaetano Scullino". All'origine delle polemiche la presunta guerra del primo cittadino a una ventina di 'fannulloni' o 'lavativi' e, prima ancora, l'installazione di un lettore di impronte biometriche del Comune per regolare gli ingressi pomeridiani. "I dipendenti - affermano Francesco Cutrera (FP-Cgil), Mino Vernazza e Milena Speranza (Uil) e Vittorio Maccario (Cisl), oltre ai rappresentanti della Rsu - si dichiarano offesi dal comportamento del sindaco e dell'amministrazione". "Chiederemo un intervento al Prefetto, come avviene in questi casi, per il raffreddamento dei conflitti e domani sera saremo in consiglio comunale per la discussione di un' interpellanza sulla situazione del personale" hanno annunciato. Nel corso dell'assemblea è intervenuto per un saluto il direttore generale del Comune, Marco Prestileo. "Attendiamo una smentita del sindaco sul discorso fannulloni - concludono i sindacati - in caso contrario valuteremo quali azioni intraprendere e si va dal blocco degli straordinari allo sciopero".