Cronaca

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Riprende mercoledì 17 settembre, nell'aula magna di palazzo di giustizia il processo a 29 poliziotti, tra dirigenti, funzionari e capisquadra per la sanguinosa irruzione nelle scuole Diaz e Pascoli, avvenuta la notte del 21 luglio del 2001, durante il G8. Inizieranno a parlare alcuni degli avvocati di parte civile che, complessivamente, rappresentano circa 90 parti lese. Le accuse per gli imputati sono, a vario titolo: violenza privata, lesioni gravi, falso, calunnia, arresti illegali, porto abusivo di armi da guerra. L'irruzione nella scuola, sfociata nella cosiddetta "macelleria messicana", si concluse con l'arresto di 93 persone. Sono passati due mesi esatti dalle richieste dei pm Enrico Zucca e Francesco Cardona Albini che, il 17 luglio, chiesero pene complessive per circa 110 anni per 28 poliziotti tra cui i vertici della polizia Francesco Gratteri, all'epoca direttore dello Sco e Giovanni Luperi che era vice direttore dell'Ucigos ed una sola assoluzione per Alfredo Fabbrocini. Le richieste variano da un minimo di tre mesi a 5 anni di reclusione. La pena più alta, che è di 5 anni, fu chiesta per il vice questore romano Pietro Troiani. Mercoledì i pm dovrebbero presentare una memoria di oltre 500 pagine con approfondimenti sulla requisitoria.