La vicenda della partita Udinese-Sampdoria, prima annunciata dalla Rai e poi cancellata perché il bacino di interesse (Liguria e Friuli) non è abbastanza forte (pochi abitanti, quindi per il servizio cosiddetto pubblico, poco appeal) apre una questione che va ben oltre il calcio, anche se quella era una partita importante.
Una domanda: la Liguria non conta niente? O conta troppo poco? E’ curioso e avvilente che il peso di una regione e quindi i diritti dei suoi abitanti siano commisurati solo sulla quantità di popolazione. Se così fosse noi liguri diventeremmo una minoranza, come i valdostani e avremmo diritto a tutti i grandi vantaggi economici di cui la Val d’Aosta gode ancora oggi.
La Liguria ha solo un milione e mezzo di abitanti. Potrebbe essere la regione più produttiva dell’Italia (ahimé non è così) ma l’avere questo fazzoletto di territorio così piccolo, stretto e ripido, ci costringe a non riempirlo di popolazione. Più di tanto non ci sta e, anzi, troppi se ne vanno. L’avere scarsa popolazione porta altre conseguenze. Anche sul piano politico portiamo pochi voti, pochi parlamentari.
I partiti tradizionali, fino a oggi, hanno considerato scarso il “valore elettorale” della Liguria. Non è un problema da niente. Forse il presidente Burlando che “politicamente” ha un peso, l’unico ad averlo insieme al ministro Scajola, dovrebbe fare una riflessione pubblica su questo argomento. Se ci considerano una minoranza, bene, facciamo la minoranza fino in fondo.
IL COMMENTO
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