Cronaca

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Arresti domiciliari per l'agente di polizia penitenziaria accusato di corruzione per aver accettato promesse di denaro per introdurre in carcere un cellulare e dello stupefacente. L'agente, la scorsa settimana, era stato interrogato prima dal gip e poi dal pm ammettendo parzialmente le contestazioni ma negando di avere introdotto in carcere lo stupefacente. Nell'ambito dell'inchiesta erano stati arrestati anche tre genovesi e tre albanesi. Arresti domiciliari anche per un albanese che nella vicenda avrebbe avuto un ruolo marginale.