Un giallo internazionale quello che ha per protagonista Youssef Maged Al Molky, il capo del commando palestinese che nel 1985 sequestrò la nave da crociera Achille Lauro uccidendo un passeggero statunitense di origine ebraica, Leon Klinghofer. L'uomo, dopo aver scontato la condanna a 30 anni di reclusione, ridotti per buona condotta a 23 anni e 8 mesi, inflitti dalla Corte d'Assise d'Appello di Genova è sparito e di lui non si hanno più notizie da otto giorni. Mentre si trovava nel centro di accoglienza di Trapani in attesa della sentenza del giudice di pace di Palermo sul suo ricorso al decreto di espulsione, Al Molky è stato prelevato e trasferito nottetempo in Siria. Ora è la moglie a lanciare un disperato appello per avere notizie dell' uomo, un appello disperato. "Ha pagato il suo debito con la giustizia italiana ed ora voleva rifarsi una vita qui in Italia, al mio fianco - ha dichiarato Carla Biano, sposata con l'uomo dal 2004 - da quando è stato espulso in Siria, è scomparso; di lui non si hanno più notizie da otto giorni. Temo che sia stato ucciso". Gianfranco Pagano, legale di Al Molky, ha ribadito dal canto suo che "l'espulsione è illegale per molti aspetti".
Cronaca
Achille Lauro, Al Molky scomparso in Siria
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