Cronaca

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I dati del primo anno di attività del Centro provinciale antiviolenza di Genova parlano chiaro. Duecento donne vittime di violenza hanno contattato il centro nel primo anno, 134 hanno sostenuto colloqui con gli operatori, 54 sono state prese in carico e 18 inserite in strutture protette. Il 78% delle violenze subite sono psicologiche, il 74 fisiche, il 30% sono anche sessuali ed economiche e, soprattutto gli aguzzini sono nel 94% dei casi persone vicine, come mariti, compagni, fidanzati, ex, o amici. Il Centro è stato realizzato e cofinanziato dalla Provincia con la Regione e i dati presentati dicono che la nuova struttura è molto efficace e assolutamente necessaria, ma fotografano anche una realtà drammatica. "Siamo molto soddisfatte dell'efficacia dell'aiuto e del sostegno del centro per le donne - ha detto Marina Dondero, la vicepresidente della Provincia e assessore alle pari opportunità - e il sistema si sta ulteriormente consolidando nell'offerta di consulenze psicologiche e legali e in tutto il percorso per le vittime di violenza che devono poter ricominciare la propria vita anche con l'autonomia economica che consenta loro di liberarsi da un passato drammatico. Per questo anche i servizi di formazione professionale e i centri per l'impiego della Provincia partecipano attivamente ai progetti di reinserimento".