Cronaca

1 minuto e 9 secondi di lettura
In attesa della sentenza di divorzio da oltre tre anni, un anziano ultrasettantenne ha scritto una lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per chiedere un intervento al fine di "ottenere lo scioglimento del matrimonio in forza di sentenza, piuttosto che per eventi naturali" dato che prossimamente compirà 74 anni. "A Genova, nella situazione che si occupa di diritto di famiglia la situazione è disastrosa. Secondo la legge Pinto la ragionevole durata di un processo di primo grado dovrebbe essere di tre anni (dopo lo Stato è tenuto a risarcire il cittadino per il danno esistenziale che ne deriva), in questo caso invece la causa, viste le premesse, potrebbe andare avanti ancora a lungo. E' una sostanziale ingiustizia", afferma il legale dell'anziano, l'avvocato genovese Giuseppe Buffa. "Ho chiesto il divorzio al Tribunale di Genova con un ricorso contenzioso del 26 ottobre 2006 - scrive l'anziano - Si sono tenute alcune udienze, con vari rinvii, e con fissazione dell'ultima udienza al 21 gennaio 2010. Mi chiedo, e chiedo alle Istituzioni, se sia questo un modo serio di fornire all'indifeso cittadino il servizio 'giustizia''. A me sembra vergognoso". "Mentre la nostra 'giustizia' sta traccheggiando, chi scrive, un pensionato con un reddito molto modesto, continua a pagare al coniuge divorziando somme rilevanti, oltre le proprie possibilità, su cui il tribunale non è intervenuto e che appaiono palesemente non dovute".