Cronaca

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Un genovese di 50 anni è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di maltrattamenti dopo una lunga serie di violenze, di botte e persino un accoltellamento nei confronti della moglie. In un'occasione, l'ultima, ha anche tentato più volte di speronarla in auto cercando di farla cadere nel Bisagno. La vicenda, che vede protagonista una coppia di coniugi genovesi entrambi al secondo matrimonio, ha preso avvio nel 2006 quando il rapporto tra i due ha cominciato ad incrinarsi a causa delle gelosie del marito nei confronti dei figli di primo letto della donna. I due hanno cominciato a litigare sempre più frequentemente. A subire le conseguenze peggiori è stata la donna, più volte picchiata. Ma non ha mai presentato denuncia, cercando invece di ricomporre la situazione. Il clou delle violenze è avvenuto il Natale scorso quando l'uomo ha divelto la porta della stanza del figliastro e gli ha lanciato contro un portacoltelli. Il giovane, appena maggiorenne, si è così presentato ai carabinieri di Molassana, dove la famiglia vive, e ha denunciato ogni cosa. Ha così preso il via da parte dei carabinieri di San Martino di un iter giudiziario che ha permesso di ricoverare la donna in un luogo protetto mentre nei confronti del marito è stato disposto l'allontanamento da casa ed il divieto di frequentazione e comunicazione con la moglie. L'uomo non ha però desistito, e quando la moglie ha fatto ritorno a casa ha cominciato a tempestarla di telefonate e probabili visite clandestine in casa. Così fino a qualche giorno fa, quando l'uomo ha intercettato l'auto della moglie sul Lungobisagno e l'ha più volte speronata nel tentativo di farla precipitare nel torrente. Da qui l'arresto.