Politica

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Centinaia di persone hanno atteso l'apertura dalla camera ardente di Edoardo Sanguineti, allestita a Palazzo Tursi di Genova. Accanto al feretro la scritta 'Grazie, Edoardo' su una gigantografia in bianco e nero del poeta. La vedova Luciana Sanguineti, insieme a una figlia, ha portato un grande cesto di margherite con un nastro rosso firmato da lei e dai figli e l'ha posato accanto al feretro. Si é poi seduta vicino al suo amato Edoardo (un amore, il loro, durato 57 anni) e vi è rimasta circa un'ora, prima di allontanarsi insieme con l'ex presidente del Consiglio regionale, Mino Ronzitti, amico di famiglia. Tra i primi ad arrivare anche il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, Vittorio Coletti, il presidente del Consiglio comunale, Giorgio Guerello, il presidente della Fondazione Palazzo Ducale Luca Borzani. Il feretro di Edoardo Sanguineti è collocato al centro del Salone ai piedi di una corona d'alloro del Comune di Genova. I visitatori sono accolti dalle note del chitarrista Beppe Gambetta. In omaggio all'esponente del Gruppo 63, morto pochi giorni fa all'ospedale Villa Scassi di Genova dopo un intervento per un aneurisma aortico, hanno iniziato a intervenire alla camera ardente centinaia di semplici cittadini, autorità, personalità del mondo accademico e della cultura, amici.