Politica

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Il giorno dopo il caso sollevato da Primocanale sull’ipotesi primarie nel Pd per la scelta del candidato sindaco di Genova nel 2012, ecco le smentite, più o meno velate. Roberta Pinotti, da Roma, dice chiaro: “E’ una pazzia parlare di candidature a due anni dalla fine del mandato dell’attuale giunta”. E poi aggiunge: “Ribadisco che tutti dobbiamo lavorare per fare in modo che Marta sia ricandidata con il consenso più alto possibile. Parlare oggi di primarie - aggiunge - rischia di essere un gioco al massacro a cui non voglio partecipare“. "Cosa diversa - spiega Pinotti - è dire che a me piacerebbe fare, prima o poi, il sindaco di Genova. ci posso pensare ma solo dopo il secondo mandato della Vincenzi”. Stessa cosa per Paolo Veardo, da molti accreditato come uno con velleità di candidatura: “Figuriamoci - dice a Primocanale, da Roma - Abbiamo un sindaco, lavoriamo per riconfermarlo”. Ma il problema non sono i nomi dei possibili candidati alle primarie, quanto il rapporto tra Pd e Vincenzi e tra Vincenzi e la città. E se i segretari preferiscono non esprimersi in merito, Graziano Mazzarello, uno dei “senatori” del partito spiega che occorre recuperare un consenso forte nei confronti di questa amministrazione, per andare alle elezioni del 2012 con questo sindaco. “Se non ci riusciremo - aggiunge - dovremo aprire un ragionamento serio anche con gli alleati, ma è presto per fare questi ragionamenti”. Insomma, sul tavolo il problema c’è, eccome. Così come c’è chi, al di là delle smentite, è pronto a mettersi in gioco. Ma nessuno, almeno per ora, vuole assumersi la responsabilità di porre la questione. Se ne riparlerà dopo l’estate. (Davide Lentini)