Cronaca

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Potrebbe essere sciolta nelle prossime ore la riserva di prognosi per la ragazza moldava di 14 anni colpita ieri alla testa con un attrezzo di ferro dal patrigno, indispettito perché gli proibiva di fumare in casa, un appartamento del quartiere Cep. La ragazzina, ricoverata in terapia intensiva all'ospedale Gaslini, sta infatti meglio. Il patrigno, un romeno di 41 anni, arrestato dalla Polizia, ha ammesso il motivo della sua violenta reazione: "L'ho colpita - ha detto - perché non mi lasciava fumare in casa. Quell'appartamento l'ho comprato con fatica facendo un mutuo e da quando quella ragazzina è arrivata in casa per ricongiugersi alla madre mi ha rovinato la vita". Il gesto, secondo gli investigatori, sarebbe stato l'apice di una serie di liti e violenze nei confronti sia della minore che della compagna dell'uomo.