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Sono tre i giornalisti aggrediti dagli ultrà della Sampdoria durante l'irruzione avvenuta ieri sera, poco dopo le 23, negli studi di 'Telenord' di Genova al termine di una trasmissione dedicata alla Sampdoria. Oltre a Matteo Gerboni, del Corriere Mercantile, nello studio si trovavano Paola Balsomini di Telenord, conduttrice della trasmissione, e Stefano Zaino, giornalista sportivo del quotidiano La Repubblica. Gli ultrà hanno sfasciato le luci dello studio e due telecamere. La polizia ha sottoposto a fermo di pg due persone. Immediata la reazione dell'Assostampa Liguria: "L'aggressione di sedicenti tifosi conferma ancora una volta quale sia il livello di concezione della critica" ha detto Marcello Zinola, segretario dell'associazione regionale dei giornalisti. Solidarietà ai colleghi arriva anche da parte dell'Ussi e dell'Ordine dei giornalisti liguri.

 

In mattinata è stato diffuso anche un comunicato da parte dei Gruppi della Sud, dove viene avanzata la richiesta da parte dei tifosi, rivolta al presidente Garrone, di analizzare "seriamente e con serenità - si legge - le sue intenzioni riguardo la permanenza alla guida della società". Poi il comunicato prosegue: "Se perverrà alla conclusione di voler passare la mano, si adoperi per individuare un acquirente degno della Sampdoria e dei Sampdoriani".

Poi i tifosi chiedono l'esonero del tecnico Di Carlo e aggiungono: "Questa è l'unica scossa che si possa dare a una squadra palesamente priva di motivazioni".

Il comunicato si conclude così: "A tutti i tifosi Sampdoriani chiediamo di aderire al nostro appello, stringiamoci attorno alla squadra, gridiamo 90 minuti, in casa ed in trasferta, fino al raggiungimento del nostro scudetto stagionale: la salvezza".