Disabili, sport e scuola: ecco il Protocollo del Cip

E' stato presentato il Protocollo, elaborato dal CIP Liguria, per la realizzazione di un Osservatorio permanente sul sistema di integrazione alla pratica sportiva degli studenti e dei lavoratori disabili. Il progetto, in una prima fase rivolto al mondo della scuola e già operativo sul territorio genovese grazie alla collaborazione con la regione Liguria e la Confindustria Genova, è stato rielaborato per essere rivolto al mondo del lavoro. Lo scopo è quello di raccogliere dati e informazioni utili per comprendere l’evoluzione della situazione di integrazione alla pratica sportiva degli studenti e dei lavoratori disabili, diffondere l’attività sportiva come strumento di inclusione e recupero psicofisico e sociale delle persone disabili, realizzare un collegamento e creare un circolo virtuoso tra scuola e lavoro per favorire la comunicazione, il confronto, la transizione verso il lavoro per soggetti disabili, soprattutto in ambito sportivo, promuovere nelle scuole e nelle aziende lo sviluppo dell’attività fisica e motoria e della pratica sportiva per disabili: questi sono solo alcuni degli aspetti che qualificano in senso positivo la convenzione. L’osservazione delle esperienze riabilitative INAIL dimostra come, grazie all’attività sportiva, al di là di ogni connotazione agonistica, divenga possibile per un disabile superare la tentazione dell’isolamento tra le mura domestiche e ottenere, in quanto persona, un ruolo e una riconoscibilità sociale, oltre ai vantaggi in termini di forza e agilità, autostima, sicurezza di sé.Nelle intenzioni dei promotori, la sinergia tra INAIL Liguria, Confindustria Liguria e CIP «costituisce lo strumento per abbattere le barriere della discriminazione e del pietismo – dichiara il presidente di CIP Liguria, Gaetano Cuozzo - spesso più insidiose di quelle architettoniche, con una posta in gioco di particolare rilevanza: innescare il circolo virtuoso dell’integrazione e modificare in senso positivo la relazione di inferiorità tipica dello “sguardo” sulla disabilità».